New Zealand on the road
Viaggio nella "Terra dalla lunga nuvola bianca"
...Ebbene si, questa volta ci siamo spinti davvero lontano...e pensare che tutto è cominciato quasi per scherzo!
Ad agosto 2014 conosciamo un simpatico veterinario genovese durante un viaggio in moto alla scoperta dei Balcani e di rientro dal viaggio, quasi per scacciare la malinconia della fine della vacanza, cominciamo a parlare di nuove ipotetiche mete. Piero, il nostro nuovo amico , fantastica di raggiungere la Nuova Zelanda . Lo ascoltiamo curiosi , finchè un giorno di settembre , ci chiama e ci dice " siete pronti per ripartire ? La Nuova Zelanda ci aspetta.
Il nostro viaggio inizia cosi .. dall'aeroporto di Milano la sera del 14 febbraio 2015 con la compagnia di Piero e di altri 7 appassionati motociclisti con mogli al seguito.
Arriviamo ad Auckland nel primo pomeriggio del 16 febbraio , nell' Isola del Nord, al quanto rimbambiti dopo ben 26 ore di volo, 12 ore di fuso orario e 2 scali uno a Dubai e uno a Sidney. Ad accoglierci una grande e vivace città, piuttosto caotica come ormai tutte le grandi metropoli nel mondo, dove vivono e lavorano 1,1 milioni di persone, circa un quarto di tutta la popolazione neozelandese. La prima cosa che notiamo è la svettante Sky Tower che domina il centro; attorno numerosi grattacieli a specchio accanto a palazzi in stile coloniale e ponti ultramoderni. Un po' preoccupati per la guida a sinistra ritiriamo la nostra moto a noleggio , una piccola HONDA NC 750X e ......rimpiangiamo subito la nostra più comoda GS 1200 BMW.
L'indomani ha inizio il nostro viaggio nell' Isola del Nord (una delle due grandi isole che costituiscono la Nuova Zelanda) Destinazione: Penisola di Coromandel.
Lasciato il centro di Auckland, procediamo tra colline verdi lungo strade in un continuo saliscendi, praticamente deserte. Intorno a noi prati sterminati, chilometri di terriotorio senza abitazioni , fino a raggiungere la costa con scorci meravigliosi sull'Oceano Pacifico: spettacolare la vista sulla grande grotta sul mare chiamata Cathedrale Cove . Pernottiamo a Pauanui dove arriviamo in tarda serata. Non c'è un ristorante aperto in tutto il paese, ma il titolare del lodge dove pernottiamo nel giro di 10 minuti fa arrivare salsiccie , pane, verdura per 15 persone ed è subito festa sotto al grande gazebo in giardino . Non so dove abbia recuperato il tutto, ma l'ospitalità è stata eccezionale nella sua semplicità .
Il giorno dopo si parte per Rotorua. Città sulfurea situata su un altopiano vulcanico, centro culturale Maori e terra delle meraviglie geotermiche. La città ha un caratteristico odore di zolfo e tutto attorno si incontrano geyser, vasche di fango bollente, sorgenti di acqua calda e vapore che troveremo anche all'interno del ns. Albergo. Naturalmente abbiamo dovuto sacrificarci e provare.
Lasciato Rotorua puntiamo a sud e ci immergiamo nel cuore dell'Isola del Nord, tra foreste, montagne e vulcani. E' un paese sorprendente, passiamo da una montagna di roccia lavica nera e un paesaggio brullo ad una foresta di alberi altissimi , i famosi Kauri , gli alberi più grandi , rari e antichi al mondo, felci enormi tanto da essere scambiate per palme e noi con la nostra moto attraversiamo queste meraviglie, increduli di tanta pace. La chiamano "the forgotten world highway ", la strada del mondo dimenticato .....ed in effetti .....la sensazione è proprio questa.... Jurassik Park....
Pernottiamo a Wanganui e il giorno seguente ci dirigiamo verso Wellington, la capitale più a sud del mondo, essendo a soli 2000 km dall'antartide.
E' una citta dalle dimensioni ridotte, non come ci aspetteremmo fosse una vera capitale . E' famosa per il forte vento che soffia dallo stretto di Cook, tanto da venire chiamata la "windy Wellington", la città del vento. Da qui ci imbarchiamo sul traghetto che ci porterà all'Isola del Sud . Dopo alcune ore di navigazione sbarchiamo a Picton e ci dirigiamo a Nelson , città che si affaccia sulla baia di Tasmania e che deve il suo nome al famoso ammiraglio inglese Nelson .
D'ora in avanti sarà un susseguirsi di paesaggi mozzafiato per chilometri di curve ininterrote , dalle stupende Pancake Rocks, rocce calcaree affiorate per erosione grazie alla forza degli agenti atmosferici, disposte come se fossero delle grosse frittelle sovrapposte (da qui il nome) ,
al Truman Truck , un percorso in mezzo al National Park Paparoa che giunge fino a baie meravigliose avvolte da grotte scavate dalla forza del mare, per poi dirigerci verso il ghiacciaio Franz Josef che si protende verso il mare attraversando una vegetazione di felci giganti.
Dopo alcune tappe intermedie di pernottamento arriviamo a Queenstown, la più famosa località dell'Isola del Sud dove rimaniamo per 2 notti. Il paesaggio che la circonda è notevole... come le montagne, i Remarkables, appunto.
Avremmo dovuto "riposare " due giorni in questa città, ma la voglia di vedere e conoscere era troppo forte. Cosi .... dopo breve consulto con la nostra guida Andrea, anche lui dotato di moto al seguito, decidiamo di farci circa 600 km fino a toccare l'estremo sud. Da Queenstown a Invercargill . Che spettacolo !!!! Spiagge mozzafiato, panorami introvabili, incontri con pinguini e leoni marini. Non potevamo chiedere di meglio. Peccato non avere altro tempo per raggiungere i fiordi che costeggiano la parte sud ovest dell'Isola del sud. Ma ci accontentiamo.
Domani si ripartirà per Wanaka, dove sosteremo per la notte, per raggiungere poi Christchurch , meta finale per la riconsegna delle moto e ripartenza per l'Italia.
Christchurch ha subito un terribile terremoto nel 2011 e da allora continua a risentire di scosse di assestamento. La maggior parte degli abitanti si è trasferita in altre località e il paese stenta a ripartire. Si vedono ancor oggi i segni della devastazione e timidi tentativi di far rivivere la città con opere d'arte in ogni angolo , quasi a distogliere lo sguardo da quello che non c'è più .
E' ora di fare i bagagli.
Portiamo con noi il ricordo di panorami indimenticabili, di un popolo tranquillo e laborioso, di ottimi compagni di avventura nei 13 giorni di viaggio e 4700 km percorsi.
Nel volo di ritorno , Piero riparte già con il suo fantasticare e lancia il prossimo viaggio ..."la Patagonia".... A breve sono sicuro... ci arriverà un'altra telefonata....
Roberto e Raffaella